I consiglieri dell’Ucsi Sicilia festeggiano il prof. Carmelo Garofalo per i suoi settant’anni di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti e fondatore dell’Ucsi regionale

Pubblicato il da ass. Il Patio

E’ stata convocata ad Acireale l’assemblea regionale dei giornalisti cattolici della stampa italiana per la scelta dei delegati in vista del congresso nazionale di Caserta che si svolgerà nella seconda decade del gennaio 2012. Questo l’esito del direttivo regionale Ucsi Sicilia del presidente Giuseppe Vecchio a Messina nella sede della “Città del Ragazzo” che ha deliberato per il 26 novembre l’assemblea regionale di tutti i giornalisti cattolici provenienti dalle varie sezioni provinciali dell’isola.  Intanto il direttivo regionale dell’Unione cattolica stampa italiana in quell’occasione ha consegnato una targa al decano dei giornalisti italiani per i 70 anni di iscrizione all’ordine. Un omaggio al novantaquattrenne prof. Carmelo Garofalo, le cui parole sulla targa racchiuderebbero il grande significato della sua vita come  << uomo di fede e maestro di giornalismo>>. Garofalo oltre ad essere il  presidente onorario dell’Ucsi Sicilia è il fondatore nell’isola dell’organismo cattolico di categoria. “ Il prof. Carmelo Garofalo è un maestro di vita – afferma il presidente Ucsi Sicilia, Giuseppe Vecchio – e la sua lucidità ed energia positiva ci da un’ ampia visione di come era il giornalismo e come è cambiato ad oggi. Ogni volta la sua presenza ci arricchisce anche dal punto di vista umano oltre che professionale”. Presenti ai lavori del direttivo regionale: il consigliere nazionale Ucsi, Gaetano Rizzo, il vicepresidente dell’Ucsi, Gianni Failla e i presidenti delle sezioni provinciali con Crisostomo Lo Presti di Messina, Salvatore Di Salvo di Siracusa, Renato Pinnisi di Enna e Salvo Fichera di Catania. Tra la folta rappresentanza i soci della sezione messinese, con il consulente ecclesiastico mons. Giacinto Tavilla. “ Ringrazio l’Ucsi Sicilia e accetto questa targa con particolare commozione – rimarca Garofalo – l’appartenere all’Ucsi è un segno della divina provvidenza. Se ho operato e posso ancora operare nel campo dell’informazione non è da addebitare a meriti personali ma è un dono di Dio”. E lancia un percorso che l’Ucsi deve perseguire per dare un apporto alla società civile: “ Oltre a rimarcare la professionalità e il perseguire la verità da parte dei giornalisti è necessario che si avviino corsi di formazione della categoria che si occupano di politica in un periodo di degrado. L’etica dell’ informazione può fare tanto”. L’incontro è servito anche a pianificare i prossimi impegni associativi regionali in vista del congresso nazionale di Caserta.
 

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