Il genio civile incontra gli architetti

Pubblicato il da ass. Il Patio

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Ieri sera l'ingegnere capo del Genio Civile, ing. Salvatore Sciacca è stato gradito ospite dell'Ordine degli Architetti.
Dopo il benvenuto del Presidente arch. Pino Falzea, l'ing Sciacca ha voluto complimentarsi  per l'importante cambiamento avvenuto in seno al consiglio dell'Ordine degli Architetti, col cambio del presidente. L'arch. Montalto, presidente uscente sfiduciato dal consiglio, infatti, a detta dell'ing. Sciacca, non era idoneo alla carica di presidente per una sorta di incompatibilità di ruoli e non propriamente idoneo a dialogare con l'ingegnere capo perchè lui stesso dipendente del Genio Civile.
Oltre a rimarcare l'attività fin qui svolta dal Genio Civile ed il coraggio di alcune scelte,  notoriamente criticate da addetti e non addetti ai lavori, l'ing. Sciacca ha fatto notare come molte sue prese di posizione siano state anche strumentalizzate dai politici locali e come i suoi continui accorati appelli al buon senso a tutela del nostro territorio, siano puntualmente caduti nel vuoto.
Ce n'è per tutti nel discorso dell'ing. Sciacca. "E' una bestemmia quella dell'ass. Scoglio, evidentemente malconsigliato, quando afferma che bisogna evacuare i borghi. I borghi vanno tutelati, perchè togliendo gli abitanti dal borgo è come togliervi il controllo"

"E' un contributo asettico il Piau realizzato per il water front di Messina - continua Sciacca - Sono fantasticherie di chi non ha la percezione della realtà".
All'istituto autonomo case popolari, invece, Sciacca rimprovera la scelta di realizzare "ecomostri" per mettervi dentro gli abitanti dei borghi demoliti, come si prospetta di fare per le case basse. Ribadendo la necessità, peraltro condivisa dall'Ordine degli Architetti, di salvaguardare i borghi e non raderli al suolo. "Rendendoli accessibili, però", come sottolineato dall'arch. La Fauci.
E a proposito del secondo approdo Sciacca afferma: "Si insabbierà sempre. Guardando queste scelte, la nostra sembra una città schizofrenica"
Ma il tema più discusso, anche alla luce di quanto successo recentemente in Giappone è il rischio sismico.
"Quando si parla di terremoti – afferma Sciacca – si assume lo stesso atteggiamento che si ha di fronte alla medicina oncologica, si fa di tutto per evitare l’argomento. Questo la città non se lo può permettere, perché di fronte al peggio dobbiamo trovarci pronti. La gente deve sapere dell’esistenza di strumenti normativi che impongono la necessità di investigare sulle condizioni strutturali dell’edificio in cui si abita, capire se sussistono requisiti di sicurezza o se al contrario è necessario intervenire". Bisogna, cioè, fare prevenzione. Per questo è necessario il "fascicolo del fabbricato. A tal riguardo l'ordine, come sottolineato dal presidente Falzea e dai consiglieri Rotella e La Fauci, avvierà dei corsi di formazione per preparare gli architetti che, una volta contattati, saranno in grado di effettuare un’attenta ed approfondita indagine investigativa sulle condizioni dell’edificio. Col fascicolo del fabbricato si conoscerà la storia dell'edificio e si potrà capire se siano necessarie o meno opere di consolidamento.
Quindi due argomenti assolutamente interessanti che vedranno una futura fattiva collaborazione dell'ordine degli Architetti di Messina: fascicolo del fabbricato e salvaguardia dei borghi.
All'incontro, con l'ing. Sciacca, era presente anche l'ing. Demetrio Vizzari.

 

Michele Palamara

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