Premio nazionale per l’innovazione: vince il progetto del Cnr Amolab

Pubblicato il da ass. Il Patio

L’innovativo dispositivo biomedicale a ultrasuoni che consente un monitoraggio non invasivo dello stato di avanzamento del parto, realizzato da ricercatori dell’Ifc-Cnr di Lecce, si è aggiudicato l’edizione 2010 del Pni conclusa oggi a Palermo. Gli organizzatori della Start Cup  Cnr-Il Sole 24 Ore si sono aggiudicati la Coppa dei Campioni della competizione tra i progetti d’impresa di università ed enti di ricerca

 

È andato al progetto Amolab - presentato dai ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce (Ifc-Cnr) Sergio Casciaro, Francesco Conversano ed Ernesto Casciaro, in collaborazione con gli imprenditori Matteo e Stefano Pernisa - il Premio nazionale innovazione 2010, la più importante competizione nazionale per progetti d’impresa ad alto contenuto innovativo nati in ambito universitario e degli enti pubblici di ricerca. La finale del Pni si è svolta a Palermo, tra le oltre 60 idee imprenditoriali vincitrici delle principali Start Cup e Business plan competitions bandite da atenei e regioni italiane.

Amolab era stato già selezionato dalla giuria della Start Cup Cnr-Il Sole 24 Ore, durante la finale svoltasi il 4 novembre scorso al Festival della Scienza di Genova, per l’area Sud. Il progetto riguarda il settore dell’ostetricia ginecologica, in particolare il monitoraggio della progressione del parto, che ancora oggi ‘soffre’ della mancanza di dispositivi sicuri in grado di misurare in modo non invasivo e obiettivo i principali parametri relativi alla buona riuscita del parto stesso.

Quest’innovativo dispositivo biomedicale a ultrasuoni consente tale monitoraggio rendendo disponibili in real time gli indicatori di progressione del parto: in questo modo si punta a ridurre significativamente sia i rischi di scelte inappropriate da parte di medici e operatori, sia il numero di interventi chirurgici ‘non necessari’, a vantaggio della salute sia delle gestanti sia dei nascituri. Si stima infatti che attualmente i parti di tipo chirurgico con un errore di diagnosi arrivino fino al 40% dei casi; inoltre la frequenza dei tagli cesarei in Italia – attestata intorno al 38%, con picchi di oltre 60% in alcune regioni e in rapida crescita rispetto allo scorso decennio - va decisamente contro il tetto massimo del 15% posto dalla World Health Organization.

"Il riconoscimento tributato ad Amolab nell'ottava edizione del Premio nazionale per l'innovazione ci rende orgogliosi e conferma l'ottima qualità del lavoro dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, sempre più capaci di concretizzare i risultati scientifici in progetti di impresa, come testimonia la presenza di numerose idee 'made in Cnr’ nella competizione Pni 2010", commenta il presidente dell’Ente, Luciano Maiani. "Il Consiglio nazionale delle ricerche si conferma dunque per la sua ricerca scientifica di livello, abbinata al ruolo di incubatore di nuove imprese ad alto tasso tecnologico. Un passaggio complesso, che abbiamo però deciso di favorire e migliorare dotandoci di strumenti adeguati e competitivi per sostenere quei ricercatori che decidono di scommettere su se stessi e sul proprio lavoro. La modernizzazione e il progresso del Paese poggia anche sulla capacità di far fruttare al meglio i nostri risultati scientifici".

“Sono veramente orgogliosa della qualità del contributo dei nostri ricercatori a questa manifestazione”, fa eco il Technology transfer officer del Cnr, Manuela Arata, che si è aggiudicata per quest’anno, insieme a Cino Matacotta, la Coppa dei Campioni Pni come organizzatori della Start Cup Cnr-Il Sole 24 Ore 2010.

Il progetto Amolab, frutto dell’incontro di talenti e competenze differenti che spaziano dalla ricerca in ambito bioingegneristico a competenze manageriali di giovani imprenditori del settore biomedicale, si è aggiudicato un premio di 50 mila euro offerti da Intesa San Paolo, finalizzato ad avviare l’idea di business. Il dispositivo è già in fase avanzata di sviluppo, avendo all’attivo due brevetti internazionali e già completato lo sviluppo del cuore della tecnologia in forma prototipale.

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