"BRONTE 1860 - QUALE LIBERTÁ" AL VITTORIO EMANUELE GIOVEDÌ SARÁ PRESENTATO IN UNA CONFERENZA STAMPA

Pubblicato il da ass. Il Patio

"BRONTE 1860 - QUALE LIBERTÁ" AL VITTORIO EMANUELE

GIOVEDÌ SARÁ PRESENTATO IN UNA CONFERENZA STAMPA

 

Lo spettacolo, dedicato a uno dei fatti più tragici dell'epopea garibaldina, in scena dal 19 al 21 novembre. Autore Carmelo Causale, regia di Gianni Scuto, interpreti tutti messinesi e catanesi

 

Va in scena questa settimana nel teatro Vittorio Emanuele il primo dei due eventi previsti dalla sezione "Sicilia tra Storia e Religione", nel cartellone della prosa. Si tratta di "Bronte 1860 - Quale libertà" (il secondo sarà dedicato a maggio a sant'Annibale Di Francia), una produzione del Teatro di Messina che, a 150 anni dall'epopea garibaldina dei Mille, rilegge una pagina sanguinosa e poco conosciuta.

"Il dramma Quale libertà, ispirato nel titolo al noto racconto di Verga - spiega l'autore, lo scrittore catanese Carmelo Causale - narra la tragica vicenda occorsa a Bronte nell’agosto 1860 nei mesi successivi allo sbarco di Garibaldi a Marsala. Fondata su dati rigorosi tratti dai verbali d’archivio, l’opera rilegge uno dei momenti fondativi dell’unità italiana scientemente cancellato dalla memorialistica garibaldina e occultato dagli storici. Si tratta, dunque, di un’azione sulle pieghe del rimosso, dell’apertura di uno squarcio nella memoria collettiva e storica, in cui le parti non sono distribuite in comode caricature ideologiche o schemi interpretativi accademici, bensì atte a svelare la fragilità dei processi politici e storici che hanno condotto alla formazione della coscienza dell’Italia contemporanea".

Diretto dal regista Gianni Scuto, lo spettacolo è interpretato tutto da attori messinesi e catanesi: Antonio Lo Presti, Giovanni Maria Currò, Salvatore Celano, Sasà Neri, Andrea Florio, Marzia Zito, Raniela Ragonese, Oreste De Pasquale e Simona Fiordaliso. Percussionista in scena Gilberto Di Gioia, assistente alla regia Marilisa Busà, musiche a cura di Orazio Corsaro.

 

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