DISABILI DISCRIMINATI e UMILIATI dall'ATM e dalla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Pubblicato il da ass. Il Patio

Martedì scorso un ragazzo che partecipa ad un nostro laboratorio creativo arriva in sede alla Meter & Miles in lacrime. Tra i singhiozzi racconta di essere stato sanzionato da una “verificatrice” dell'ATM con una multa di 60 euro. Leggiamo nel verbale di contestazione la matricola BG n°2033. Cerchiamo di avere una spiegazione inviando un telegramma e una email alla direzione dell'azienda trasporti. Nessuna risposta.
Oggi leggiamo una notizia simile sulla “Gazzetta del Sud.” Probabilmente altri casi così avvengono tutti i giorni a Messina sui mezzi dell'Atm. Con metodi non degni di un paese civile persone semplici e deboli ( assieme ai loro familiari ) vengono umiliate e discriminate da controllori che, oltretutto, non hanno neppure lo status giuridico per effettuare tale servizio.
Ma, aldilà dall'organizzazione o, meglio, dalla disorganizzazione consolidata del personale ATM creata dal clientelismo dei partiti che negli anni hanno distrutto l'azienda del trasporto pubblico, c'è da rimanere sbalorditi ( se ancora qualcosa ci può sbalordire ) dalle surreali risposte della pubblica amministrazione. Il Comune di Messina – come in passato qualche consigliere comunale ha denunziato – non rinnova con puntualità i tessereni degli aventi diritto alle agevolazioni tariffarie. L'ultima proroga è scaduta lo scorso 31 dicembre e si va avanti così dal 2008. Le cosiddette categorie più deboli rimangono quindi senza nessuna forma di tutela e, nonostante ciò, vengono sanzionati e umiliati da qualche verificatore/trice che cerca di combattere il “portoghesismo” dilagante a spese di coloro che non possono difendersi. Ma, almeno in questo caso, l'unica possibilità di difesa sarà messa in atto rivolgendoci alla Magistratura contro quei “comportamenti offensivi” messi in atto da personale ausiliario non compatibile con le funzioni per le quali è stato impiegato.
Nell'attesa che i magistrati intervengono auspichiamo che, almeno, alle persone umiliate e discriminate vengano fatte le pubbliche scuse ( altro che pellegrinaggio tra gli uffici che dovrebbero occuparsi di politiche sociali ) e che venga data immediatamente alle organizzazioni di volontariato la possibilità di aiutare le persone con disabilità fungendo da sostegno e tramite con la pubblica amministrazione e/o l'azienda Atm.

         

Saro Visicaro

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