Il 23 maggio "Profumo di Libertà", la giornata commemorativa organizzata da Energia Messinese per non dimenticare la strage di Capaci

Pubblicato il da ass. Il Patio

Il 23 maggio del 1992, a seguito di un attentato organizzato da Cosa Nostra, hanno perso la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo ed i tre agenti di polizia, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, ai quali era affidata la protezione del giudice palermitano. Il tragico atto terroristico ha scosso l’opinione pubblica e sensibilizzato la popolazione in merito all’importanza della lotta alla mafia.

Per quella che è passata alla storia come la “strage di Capaci”, nel 2002 sono stati riconosciuti colpevoli ventiquattro imputati. Fra i cinque esecutori materiali vi erano il capomafia appartenente al clan della famiglia di Mistretta, Pietro Rampulla e Giovanni Brusca, noto come lo “scannacristiani”, reo confesso di oltre centocinquanta omicidi.

Per dare un senso al sacrificio dell’eroe italiano, Giovanni Falcone e rafforzare l’impegno di chi ancora oggi offre la propria vita alla causa della lotta alla mafia, è stata organizzata a Messina una giornata commemorativa. Dopo diciotto anni, le idee del magistrato continueranno a camminare sulle nostre gambe.

La manifestazione “Profumo di Libertà”, organizzata dall’associazione Energia Messinese, partirà alle ore 10 del 23 maggio a Piazza Cairoli, dove saranno presenti numerosi banchetti informativi allestiti da alcune delle tante associazioni impegnate nella sensibilizzazione antimafiosa. Nel pomeriggio, alle 17.58, l’orario in cui diciotto anni fa è stato fatto esplodere l’ordigno dell’attentato, sarà osservato dai manifestanti un minuto di silenzio. Conclusa la commemorazione partirà il corteo, che attraverserà le vie Tommaso Cannizzaro, Antonio Martino e Santa Cecilia ed il Viale San Martino fino a fare ritorno a Piazza Cairoli.

La mobilitazione non assumerà nessun colore politico, e durante il corteo non sventoleranno bandiere e striscioni connessi a partiti o associazioni. Al ricordo di Giovanni Falcone si unirà quello di Ignazio Aloisi, il messinese fatto uccidere da un boss appartenente ad uno dei più influenti clan mafiosi della città diciannove anni fa. Ignazio Aloisi aveva testimoniato contro il mafioso, causandone l’arresto. La guardia giurata venne uccisa davanti agli occhi della figlia. Proprio sua figlia Donatella prenderà parte alla manifestazione, per rendere noto il sacrificio del padre che è stato ignorato dalle istituzioni. Dopo diciannove anni, Ignazio Aloisi non è stato ancora riconosciuto vittima della mafia dallo Stato italiano.

Concluso il corteo si terrà un dibattito, durante il quale si alterneranno gli interventi di Pino Maniaci , il direttore dell’emittente televisiva Telejato, da sempre impegnata nella lotta contro Cosa Nostra, di Gianluca Manca, fratello dell’urologo Attilio, probabilmente assassinato per proteggere la rete che difendeva il Boss Bernardo Provenzano, e dell’imprenditore di Bivena impegnato nella lotta al racket, Ignazio Cutrò. Prenderanno parte al dibattito anche tre giornalisti d’inchiesta: i messinesi Enrico Di Giacomo ed Antonio Mazzeo, ed il reggino Antonino Monteleone.

Alessio Testa

 

 

Con tag cronaca

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post