SCUOLA: PRESENTATO IL PIANO PER IL 2010/2011. L’ALLARME DELLA CISL SCUOLA DI MESSINA: “NELLA NOSTRA PROVINCIA 500 POSTI IN MENO RISPETTO ALL’ATTUALE ANNO SCOLASTICO”

Pubblicato il da ass. Il Patio


L’incontro tenutosi ieri a Palermo presso la Direzione
dell'ufficio scolastico regionale con le Organizzazioni Sindacali della
Scuola ha avviato il confronto sulla definizione degli organici del
personale docente per l'anno scolastico 2010/2011. Dalle tabelle consegnate
ai Sindacati emergono dati allarmanti sul numero dei tagli che verranno
effettuati per il prossimo anno scolastico nelle scuole siciliane e in
particolare negli istituti della provincia di Messina.
•        Scuola dell'infanzia: l'unico ordine non toccato dalla Riforma
Gelmini, mantiene anche per il prossimo anno scolasti i posti assegnati nel
corrente anno, 8744 nella regione, di cui 1081 a Messina
•        Scuola Primaria: è l'ordine di scuola su cui incide pesantemente la
scure dei tagli anche per il prossimo anno scolastico: 18324 i posti
assegnati in Sicilia con un decremento di 1275 posti, in provincia di
Messina il decremento è di 172 posti rispetto all'anno in corso che già
aveva fatto registrare un taglio di 102 posti, In totale i posti in organico
saranno 2473 rispetto ai 2645 dell'anno in corso.
•        Scuola secondaria di 1° grado: il decremento, a carattere regionale,
è di 534 posti. In provincia di Messina saranno cancellate 62 cattedre. I
posti in tutto saranno 14778 nella regione, di cui 1738 a Messina.
•        Scuola secondaria di 2°grado: il prossimo sarà il primo anno di
attuazione della Riforma delle Scuole Superiori e ciò comporterà un taglio
di 1578 posti nella Regione Sicilia, di cui 181 solo a Messina. I posti
assegnati alla regione Sicilia per questo ordine di scuola sono 20328, di
cui 2374 a Messina e provincia.
•        Sostegno. E’ l’unico settore in cui saranno assegnati posti in più:
in provincia di Messina 27 posti per tutti gli ordini di scuola.
“Dati – spiega la segretaria provinciale della Cisl Scuola Laura Fleres -
indicativi della situazione determinata nella Scuola siciliana e nella
provincia di Messina che registra un taglio complessivo di circa 500 posti
in meno rispetto al corrente anno scolastico. A questi si devono aggiungere
i circa 700 del corrente anno che non riescono ad essere ammortizzati dal
numero dei pensionamenti, inferiore  rispetto all'anno precedente”
Le Organizzazioni Sindacali regionali hanno chiesto l'esame congiunto che si
completerà il 26 aprile e preannunciato una serie di iniziative per la
difesa della scuola pubblica statale.
“La provincia di Messina - afferma Laura Fleres - paga un prezzo altissimo
al riordino della scuola voluto dal ministro Gelmini in ossequio alle
pressioni del collega Tremonti e reso possibile dalle cosiddette Leggi
Brunetta, attraverso un numero di tagli che colpisce soprattutto le scuole
dei piccoli centri che si vedono depauperati dell'unico presidio culturale
costituito dalla scuola; infatti in molti piccoli comuni  per attuare i
tagli vengono formate pluriclassi, accorpando alunni di classi diverse: ciò
costituisce una grave lesione al diritto allo studio sancito dalla
Costituzione e alla parità di condizioni di partenza e di fruizione dei
servizi statali”.

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