Le(g)ali al sud”: l'incontro con Giovanni Impastato, i fratelli Campagna e Fabio Repici

Venerdì scorso si è svolto il primo di due incontri previsti per il progetto, organizzato dall' XI Istituto Comprensivo “Gravitelli” con la collaborazione di Salvatore Mammola. All'incontro erano presenti gli studenti della Istituto Gravitelli al quale si sono uniti altri studenti guidati dal Professore Renato Accorinti, i quali hanno ascoltato le testimonianze di uomini che hanno vissuto in prima persona le tragiche scomparse di fratelli e sorelle vittime della mafia come Peppino Impastato e Graziella Campagna. Ha aperto i lavori la prof.ssa Pucci Prestipino, alla quale ha fatto seguito un breve intervento sulla legalità e la giustizia di Salvatore Mammola. Giovanni Impastato ha fornito una toccante testimonianza sulla storia del fratello Peppino, ricordato per le accese denunce contro le attività mafiose in Sicilia che gli costarono la vita. E proprio in nome del fratello e dei tanti che ebbero il coraggio di combattere la mafia, Giovanni sottolinea la necessità di fare chiarezza sulle taciute implicazioni che in questo e tanti altri casi ebbero le istituzioni governative; conclude il suo intervento con un importante passaggio sul rispetto della dignità umana e di quei 139 articoli su cui si fonda la Costituzione Italiana.” Sono intervenuti poi la giornalista Rosaria Brancato, Pasquale Campagna e l'avvocato Fabio Repici per raccontare la storia di Graziella, il cui omicidio deve dar capire come la mafia colpisce non solo magistrati e poliziotti, ma anche una ragazzina indifesa di 17 anni e che la mafia non ha alcun rispetto per la vita di nessuno. I ragazzi hanno apprezzato le parole dei relatori, ma come ha sostenuto Fabio Repici alle parole devono seguire i fatti cioè che ognuno di noi deve fare la propria parte, per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello vissuto. Nel manifesto dell'evento vi erano alcune frasi famose ed è difficile non citarle tutte, ma una di Giovanni Falcone forse merita più delle altre-“gli uomini passano,ma le idee restano,ed è proprio sulle gambe dei cittadini di domani che continueranno a camminare.”

Salvatore Mammola