Dieci minuti di silenzio per morte di Antonino Micali, un operaio morto lunedì sul lavoro

Pubblicato il da ass. Il Patio

Dieci minuti. Tanto è durata la manifestazione dei lavoratori siciliani delle Ferrovie dello Stato, che il 19 gennaio hanno voluto salutare il collega Antonino Micali, morto lunedì travolto da un treno a San Cosimo (ME) e sensibilizzare quella che si vanta di essere “la più grande azienda del Paese” sul tema della sicurezza sul lavoro. È stata una manifestazione silenziosa. Per dieci minuti il rumore del ferro delle ruote dei treni a contatto con le rotaie si è interrotto su tutto il territorio siciliano. A prendergli il posto sono stati i pensieri, il silenzio ed il raccoglimento di operai e sindacalisti, uniti da un tipo di dolore che in Sicilia si prova fin troppo spesso. Quel dolore che si prova quando una persona perde la vita per adempiere al proprio diritto e dovere sancito dall’articolo 4 della Costituzione.

Il cordoglio è partito alle 15 e 30 e si è prolungato fino alle 15 e 40. È stato organizzato dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa. Fra questi Domenico Perrone, segretario generale di Fit Cisl Ferrovie Sicilia, che ha dichiarato "Siamo vicini alla famiglia dell'operaio alla quale esprimiamo tutto il nostro cordoglio e attendiamo che la magistratura faccia chiarezza sulla dinamica dell'incidente".

La dinamica dell’incidente è ancora incerta, ma da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’operaio di 44 anni sia scivolato sui binari mentre lavorava sulla calotta esterna di una galleria all’altezza della zona di San Cosimo. Antonino Micali era addetto ai lavori sulla rete elettrica delle ferrovie. Ancora la magistratura sta cercando di ricostruire l’incidente e capire se ci siano state negligenze o responsabilità da parte di terzi.

L’unico dato certo e tangibile è che quello di lunedì è l’ennesimo caso di incidenti sul lavoro verificatosi in Sicilia. Quella siciliana è la terza Regione italiana nella graduatoria delle morti bianche, superata solamente da Lombardia e Veneto. Una Regione nella quale, nei primi mesi del 2010 hanno perso la vita sul posto di lavoro 358 persone (secondo i dati dell’Osservatorio sulla Sicurezza di Vega Engineering di Mestre), con una media che oscilla fra uno e due morti al giorno.

Non sono meno tragici i dati relativi agli incidenti sul lavoro in ambito ferroviario. Fra il 2007 ed il 2011 ne sono stati contati 31 (dalla testata giornalistica online www.dirittidistorti.it). Questi dati hanno dei responsabili, che dovrebbero studiarli e ragionarci, in modo da trovare i metodi per lottare contro l’aumento di incidenti del genere e cercando di contrastarli con tutti i metodi possibili.  

Alessio Testa

Con tag cronaca

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